Contextes - Littératures populaires du droit - 49

uN'eDIZIONe POPOLAre e DIVuLGATIVA

giuridico antichissimo (ed oggettivamente di difficile interpretazione anche
per gli specialisti : tornerò a breve sul punto), con qualche azzardo editoriale, del quale sarà tuttavia ripagato (cfr. § 6) con le vendite.
D'altro canto, la circostanza che le XII Tavole fossero percepite anche
come "monumento letterario", e non solo giuridico, è in linea con ciò
che gli stessi autori romani antichi affermavano con solennità ed orgoglio.
Cicerone (de orat. 1,43,195) asserisce di preferire le XII Tavole a tutte le
biblioteche dei filosofi, Livio le definisce fons omnis publici privatique
iuris (Liv. 3,34,6-7) e il filosofo Favorino (in Gell. noct. Att. 20,1) afferma
aver letto le XII Tavole stesse con il medesimo interesse con il quale aveva
studiato le Leggi di Platone.
Né va dimenticato, a questo proposito, che le XII Tavole stesse
erano studiate mnemonicamente da generazioni di giovanissimi scolari
romani come "abbecedario" nelle scuole primarie18 : come ebbe modo di
sottolineare un grande studioso quale Norden19, se le opere di Omero
rappresentavano la "grammatica nazionale" dei greci, le XII Tavole costituivano "la grammatica nazionale" dei romani.
4. In ogni caso, nella Prefazione, Cortellini chiarisce subito quali siano
gli intendimenti del suo lavoro.
Intanto, egli asserisce di proporre nel volume la prima e (a suo dire)
unica traduzione italiana dell'antica Legge. Tale affermazione denota chiaramente la scarsa dimestichezza di Cortellini con la letteratura specialistica
concernente il diritto romano antico. Infatti, contrariamente a quanto egli
afferma, conosciamo non poche edizioni del testo decemvirale, precedenti
a quella ora in esame, che proponevano, insieme al testo latino, la traduzione in lingua italiana a fronte20.
e' vero, tuttavia, che si tratta dell'unica edizione con testo e traduzione
destinata al largo pubblico colto e non solo agli specialisti del diritto.
18. O. Diliberto, Ut carmen necessarium (Cic. leg. II 59). Apprendimento e conoscenza della legge delle XII Tavole nel I sec. a. C., in Letteratura e civitas. Transizioni dalla
Repubblica all'Impero. In ricordo di E. Narducci, a cura di M. Citroni, Pisa, 2012, 141 ss.
19. e. Norden, La letteratura romana [Berlin, 1905, 1re éd.], trad. ital. Bari, 1958, 10.
20. Frammenti delle Leggi delle XII Tavole (quali sono state restituite da Jacopo Gotofredo,
ognuna nelle sue tavole), in r. Pothier, Le Pandette di Giustiniano, Venezia 1831 [Parisiis
1749, 1re éd.], VIII, parte prima (traduzione di Antonio Bazzarini, poi ripubblicate autonomamente, Venezia, 1837, nella medesima traduzione) ; L. Valeriani, Leggi delle
Dodici Tavole esaminate secondo i principj e le regole della politica, Firenze, 1839, 374 ss. ;
P. Barinetti, Genesi del diritto romano, Milano, 1852, 86 ss., M. Ortolan, Storia della
legislazione romana dalla sua origine fino alla legislazione moderna, Napoli, 1864 [Paris
1827, 1re éd.], traduzione italiana di Francesco Fulvio, 48 ss. ; L. raimondi, Raccolta delle
principali massime del Corpo del Diritto Romano, Napoli, 1876, traduzione dei testi latini
(XII Tavole comprese) di G. Vignali, 489 ss.

Contextes - Littératures populaires du droit

Table des matières de la publication Contextes - Littératures populaires du droit