Innovation in Veterinary Medicine - L’artrosi del gatto - Febbraio 2009 - (Page 11)
Fisioterapia e artrosi nel gatto Ludovica Dragone Medico Veterinario, LP Amb. Vet. Dog Fitness Reggio Emilia Email: ludovica@dogfitness.it Diatermia La diatermia prevede l’utilizzo di campi elettromagnetici di frequenza elevata. Ha azione sedativa sulle fibre nervose sensitive, provoca analgesia e rilassamento muscolare. Più elevata sarà la potenza usata, maggiori saranno gli effetti termici. Crioterapia La fisioterapia veterinaria segue i medesimi principi applicati in medicina umana, e può essere applicata indifferentemente sia nel cane che nel gatto. Per quest’ultima specie di pazienti serve solo qualche accorgimento in più. Per un numero sempre più crescente di patologie, la fisioterapia non è più considerata una “semplice” alternativa all’intervento chirurgico o alla terapia medica routinaria, ma una parte complementare e fondamentale per un buon successo terapeutico. Il ruolo fondamentale che svolge nella terapia combinata dell’artrosi è ormai indiscusso. Il gatto è indubbiamente un paziente che, per l’elevata soglia del dolore che possiede, si può trovare ad avere necessità di un trattamento conservativo per contrastare gli effetti dell’artrosi. Nel trattamento conservativo dell’artrosi, l’utilizzo di più “metodiche” si dimostra un’arma vincente per favorire il benessere del gatto. L’approccio combinato prevede pertanto un controllo del peso corporeo, una terapia farmacologica, l’utilizzo di nutraceutici e la fisioterapia. La fisioterapia per contrastare l’artrosi include varie metodiche, alcune manuali, altre strumentali (Tabella). Della crioterapia si sfrutta l’effetto analgesico dovuto alla diminuzione della velocità di conduzione dei nervi sensitivi, conseguente all’applicazione superficiale del freddo e, dunque, all’innalzamento della soglia del dolore. Inoltre, il raffreddamento dei tessuti determina una riduzione del metabolismo locale, un diminuito rilascio dei mediatori dell’infiammazione, con conseguente riduzione del danno tissutale e delle algie ad esso associate. Laserterapia La laserterapia può anch’essa agire fino a 5 cm di profondità, ma gli effetti terapeutici sono minori con l’aumentare della profondità. Provoca riscaldamento tissutale, analgesia, angiogenesi, guarigione dei tessuti (anche del tessuto osseo), e ripristina una buon trofismo del tessuto cartilagineo. Va ricordato che la fisioterapia, se non eseguita correttamente, può essere dannosa. Va pertanto effettuata solo nei pazienti affetti da condizioni cliniche per le quali è consigliato l’approccio fisioterapico, ed utilizzano le modalità terapeutiche ritenute più idonee e sicure per quella determinata malattia. Nel caso in cui non porti ad alcun risultato, bisogna essere anche disposti ad interrompere il trattamento scelto, ed intraprendere altre metodiche terapeutiche, anche non fisioterapiche. La bibliografia sull’argomento è disponibile presso l’Autore. Elettrostimolazione Altra metodica strumentale utilizzabile nei gatti affetti da artrosi è l’elettrostimolazione. Generalmente, se ne sfrutta l’effetto antalgico ed eccitomotore, grazie alla stimolazione dei motoneuroni, utilizzando la TENS (Transcutaneal Electrical Nerve Stimulation). Applicando gli elettrodi sulla superficie cutanea, possiamo, infatti, stimolare la contrazione dei muscoli desiderati, che, magari per l’inattività, sono andati incontro ad atrofia. Talora, data la dimensione ridotta dei gruppi muscolari, al posto degli elettrodi è consigliabile utilizzare aghi da agopuntura. Termoterapia I benefici principali della termoterapia sono, invece, da ascriversi all’aumento del flusso sanguigno locale, in seguito all’applicazione superficiale di calore, al miorilassamento e all’aumento dell’estensibilità dei tessuti. Se si vogliono sfruttare gli effetti del calore anche nei tessuti più profondi, si devono utilizzare metodiche strumentali, quali ultrasuoni, diatermia e laserterapia. Ultrasuoni Gli ultrasuoni (Foto 1) possono essere pulsati o continui (con maggiori effetti termici), e possono agire fino a 5 cm di profondità. Contribuiscono a: a) lenire il dolore; b) ridurre lo spasmo muscolare e la rigidità articolare; c) migliorare l’escursione articolare (ROM, Range of Motion); d) aumentare l’estensibilità del collagene; e) aumentare il flusso sanguigno e gli scambi metabolici nell’area trattata. Esercizio attivo e passivo Attraverso determinati tipi di esercizi, sia attivi, sia passivi, possiamo poi mobilizzare in maniera mirata determinate articolazioni, e favorire il lavoro di gruppi muscolari specifici. La metodica ideale di esercizio attivo a basso impatto è l’idroterapia (Foto 2), che prevede che il gatto possa nuotare o, ancor meglio, camminare in acqua. L’utilizzo dell’underwater treadmill (Foto 3) è da preferire rispetto al semplice nuoto, in quanto con tale apparecchiatura vengono stimolati i movimenti di estensione articolare, estremamente limitati nel nuoto, e considerati fondamentali in gatti affetti, ad esempio, da coxartrosi. Regolando l’altezza dell’acqua, si può effettuare un lavoro estremamente mirato, favorendo la flessione o l’estensione di ogni singola articolazione. Foto 2 - L’idroterapia utilizza l’acqua per alleviare il dolore, indurre uno stato di rilassamento muscolare ed ottenere un generale benessere fisico. Tabella Tecniche manuali Freddo superficiale (crioterapia) Calore superficiale (termoterapia) Massaggio Esercizi passivi Idroterapia Tecniche strumentali Elettrostimolazione Ultrasuoni Diatermia Laserterapia Foto 1 - Esempio di applicazione di ultrasuoni al gatto artrosico. Foto 3 - L’ underwater treadmill è lo strumento di riabilitazione più moderno tra quelli attualmente in commercio per la medicina veterinaria. Si tratta di una vasca delle dimensioni di 2,5 metri di lunghezza per 80 cm di larghezza in cui il paziente immerso in acqua può camminare su un tapis-roulant. La presenza di uno o più operatori garantisce il massimo controllo delle reazioni del paziente e consente al terapista di agire direttamente sui difetti di deambulazione. Inn. Vet. Med. • N.o 1 (8) • Febbraio 2009
Tabella dei contenuti per la edizione digitale del Innovation in Veterinary Medicine - L’artrosi del gatto - Febbraio 2009
Copertura & Sommario
Curricula degli autori
Artrosi del gatto: l’epidemia nascosta
- Introduzione
- Dati epidemiologici
- Distretti articolari coinvolti
- Eziologia
- Manifestazioni cliniche
- Diagnosi
- Diagnosi differenziale
- Conclusioni
- Letteratura citata
Alterazioni comportamentali e dello stile di vita del gatto nella diagnosi del dolore cronico da osteoartrite
- I “segni nascosti” dell’osteoartrite
- Un questionario comportamentale per il gatto osteoartritico
- Conclusioni
- Letteratura citata
Fisioterapia e artrosi nel gatto
Terapia dell’artrosi: la combinazione si adatta al gatto
- Introduzione
- Interventi non farmacologici
- Interventi farmacologici
- Conclusioni
- Letteratura citata
Innovation in Veterinary Medicine - L’artrosi del gatto - Febbraio 2009
http://www.nxtbook.fr/newpress/Innovet/Arthro_System
http://www.nxtbook.fr/newpress/Innovet/InnVetMed/Ti_sei_lavato_i_denti-2011_03-02
http://www.nxtbook.fr/newpress/Innovet/Linea_Restomyl
http://www.nxtbook.fr/newpress/Innovet/InnVetMed-2-10-Ottobre2009
http://www.nxtbook.fr/newpress/Innovet/InnVetMed-1-8-Febbraio2009
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