Morningstar Investor - Luglio/Agosto 2011 - (Page 44)

Analisi Morningstar Corporate bond, Morningstar dà i voti Di Francesco Lavecchia La credit research, lanciata nel 2009, sfrutta l’esperienza degli analisti azionari. Rischio aziendale e finanziario, i fattori chiave del giudizio. In che modo investire in una società? E’ meglio puntare sul capital gain e sugli eventuali dividendi di un titolo azionario o sul rendimento offerto dalle cedole dei corporate bond? La ricerca di Morningstar sui titoli di debito nasce come integrazione di quella azionaria, con l’obiettivo di dare la possibilità all’investitore di scegliere la miglior soluzione in un’ottica di rapporto rischio/rendimento. Lanciata nel 2009, la credit research sfrutta l’esperienza decennale degli analisti azionari di Morningstar per valutare i bond emessi dalle società di capitali. Le due metodologie condividono un approccio orientato all’analisi fondamentale di lungo periodo, nel quale un ruolo centrale è giocato dal cosiddetto Economic moat, ovvero dalla valutazione del vantaggio competitivo della società nel lungo periodo. Il metodo di valutazione Morningstar misura il grado di solvibilità delle società attraverso i consueti giudizi che vanno dalla tripla A alla D, ma a differenza di altre agenzie di rating valuta due elementi: il rischio aziendale e il rischio finanziario. L’esperienza accumulata nella ricerca azionaria viene in aiuto nella definizione del rischio aziendale attraverso la valutazione della capacità di generare flussi di cassa in un intervallo di tempo medio/lungo (Economic moat), della potenziale volatilità di questi (uncertainty rating) e delle caratteristiche dell’industria e del Paese nel quale la società opera. Il rischio finanziario, invece, è determinato attraverso l’utilizzo di strumenti quantitativi quali il Cash Flow Cushion (Cfc), il Solvency Score (Ss) e il Distance to Default (Dd). L’indicatore Cfc funziona da campanello d’allarme sui possibili rischi finanziari in cui la società potrà incorrere nel futuro. Esso rapporta la somma dei debiti in scadenza e di tutte quelle spese riconducibili agli impegni finanziari presi dalla società alle riserve di liquidità e ai flussi di cassa che questa sarà in grado di generare in un intervallo temporale di cinque anni. L’Ss è un indicatore predittivo della probabilità di default della società. Esso combina in forma lineare le quattro facce della sostenibilità finanziaria di un’azienda, ovvero la liquidità, la profittabilità, la struttura del capitale e l’incidenza degli interessi passivi, utilizzando, dove possibile, degli indicatori frutto delle previsioni degli analisti. Al centro della determinazione del rischio finanziario c’è il Dd, che esprime la possibilità che la società dichiari bancarotta come la probabilità che il valore delle attività dell’azienda sia, nel futuro, inferiore al valore delle passività. Il risultato di ognuno dei quattro indicatori citati è convertito in un punteggio, tradotto poi in giudizio qualitativo (Molto buono; Buono; Medio; Basso; Molto basso). Il giudizio sul merito creditizio della società è il risultato della ponderazione dei quattro indicatori. Prima dell’assegnazione del rating definitivo un consiglio di almeno cinque analisti senior valuta ognuno dei quattro indicatori e il rating viene rivisto periodicamente e al verificarsi di eventi di rilievo. K Francesco Lavecchia è stock analyst di Morningstar in Italia Morningstar Credit Rating AAA AA A BBB B CCC CC C D Rischio di Default Estremamente Basso Molto Basso Basso Moderato Sopra la Media Molto Alto Estremamente Alto Default Imminente Default 44 Morningstar Investor Luglio/Agosto 2011

Tabella dei contenuti per la edizione digitale del Morningstar Investor - Luglio/Agosto 2011

Morningstar Investor Luglio/Agosto 2011
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È tempo di rivedere gli indici obbligazionari?
Singolo titolo, fondo o Etf?
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Fund Analysis dei fondi obbligazionari
Corporate bond, Morningstar dà i voti
Rischio/rendimento, qualità e duration: la diagnosi dei fondi obbligazionari

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