Morningstar Investor - Maggio/Giugno 2012 - (Page 24)

In Primo Piano Cassaforti d’oro Di Valerio Baselli Le banche occidentali sono tornate a comprare il metallo giallo. Il prezzo è schizzato, ma il trend non è sostenibile. Quattro gli scenari delineati da Morningstar. Gli acquisti di lingotti da parte delle banche centrali, in particolare da parte degli istituti dei paesi emergenti, sono il maggior fattore di crescita del prezzo dell’oro negli ultimi dieci anni. Questo sviluppo è particolarmente interessante, in quanto le banche centrali sono state venditrici nette di oro fin dagli anni ’80. La tendenza si è interrotta solo ultimamente a seguito della crisi del 2008. Determinante in questo cambiamento è stata la politica delle banche dei paesi occidentali, che in seguito alla crisi hanno nuovamente considerato il metallo giallo come un asset strategico e interrotto i programmi di vendita. Questo fenomeno, insieme alla domanda degli emergenti, ha trasformato gli istituti centrali in compratori netti (vedi grafico 1). Boom di acquisti La domanda aurifera globale è cresciuta dalle 3.800 tonnellate del 2000 alle quasi 4.100 del 2011. La gran parte di questo trend è dovuto all’attività di compravendita delle banche centrali. “Il cambiamento nella politica delle banche centrali, passate da venditrici nette a compratrici nette di oro, è stata la componente di maggior peso nel rimbalzo del prezzo dell’oro negli ultimi cinque anni”, commenta Joung Park, analista azionario di Morningstar, in una nota. “Più importante anche della domanda di lingotti d’oro collegati all’investimento in Exchange traded commodity physical-backed, cioè che investono direttamente nel bene fisico”. Perchè le banche centrali comprano oro? La ragione primaria dietro all’acquisto di oro da parte delle banche centrali risiede nel voler diversificare le proprie riserve valutarie, in particolar modo nei confronti del dollaro americano. “Pensiamo che il biglietto verde e il metallo giallo siano negativamente correlati per tre ragioni”, prosegue Park. “L’oro è valutato in dollari, il che significa che un dollaro più debole rende di conseguenza il metallo giallo meno caro per gli investitori non americani. Inoltre, il dollaro tende a indebolirsi quando i tassi d’interesse negli Stati Uniti sono bassi. Infine, un dollaro debole fa sì che i prezzi di produzione fuori dagli Usa salgano, aumentando così il valore del metallo giallo”. Il metallo giallo, infatti, potrebbe risultare ancora attrattivo per i paesi con forte riserve in dollari statunitensi, come la Cina o i membri dell’Opec, proprio a causa della correlazione storicamente negativa tra i lingotti e il biglietto verde. Infatti, la Cina ha acquistato più di 450 tonnellate d’oro nel 2009, mentre l’Arabia Saudita ha aggiunto 180 tonnellate nel 2010. Senza contare che altri paesi con consistenti riserve in dollari come Messico, Russia e Thailandia hanno recentemente intensificato i loro acquisti auriferi. “Pensiamo che anche il Giappone, il secondo più grande detentore di titoli del Tesoro Usa dietro la Cina, possa contemplare l’acquisto di lingotti”, afferma l’analista di Morningstar. “Ma il principale attore da osservare resta la banca centrale cinese, che possiede più di 1.100 milioni di dollari in Treasury e solo l’1,8% delle sue riserve valutarie in oro”. Nel grafico 2 mostriamo a quanto ammontano le riserve aurifere dei primi 20 paesi al mondo a febbraio 2012 (gli istituti dei paesi occidentali detengono grandi stock auriferi come retaggio del vecchio gold standard). Ma non è tutto qui. L’oro è da sempre considerato come un bene rifugio e la crisi del 2008, assieme alle più recenti turbolenze del debito sovrano europeo, ha spinto anche le banche centrali alla ricerca di asset liquidi e meno volatili. Implicazioni sul prezzo dell’oro In una certa misura, gli effetti maggiori degli acquisti da parte delle banche centrali ci sono già stati. Anche se è possibile che gli acquisti continuino, specialmente da parte dei mercati emergenti, è improbabile che il trend al rialzo prosegua per molto. Le banche centrali sono passate da una vendita netta di 600 tonnellate d’oro nel 2005 ad acquisti netti per oltre 500 tonnallate nel 2009. Una virata del genere ha per forza di cose messo il turbo al metallo giallo. Quello che conta, tuttavia, è il tasso di incremento della domanda. Insomma, per far crescere il valore dell’oro non solo gli acquisti dovrebbero continuare, ma anzi dovrebbero aumentare. Il prezzo di mercato non viene influenzato dalla domanda in termini assoluti, ma in termini relativi, quindi dal suo 24 Morningstar Investor Maggio / Giugno 2012

Tabella dei contenuti per la edizione digitale del Morningstar Investor - Maggio/Giugno 2012

Morningstar Investor Maggio/Giugno 2012
Attualità
Rubriche
Hanno scritto per noi
L'Editoriale
Attori della politica monetaria
Eurozona, serve più coraggio
Italia, ora tocca alla spesa pubblica
Le emergenti spostano la crescita
Le cartucce in canna alla politica monetaria
Le “nuove” banche centrali
Cassaforti d’oro
L’intervista
Come cavalcare la curva dei rendimenti
I settori industriali baciati dai tassi
I watcher delle banche centrali
Analisi Morningstar
Etf valutari e monetari a confronto
ETF Analysis
Obiettivi che fanno la differenza

Morningstar Investor - Maggio/Giugno 2012

https://www.nxtbook.com/nxtbooks/morningstar/investor_2013q4-it
https://www.nxtbook.com/nxtbooks/morningstar/investor_2013q3-it
https://www.nxtbook.com/nxtbooks/morningstar/investor_2013q2-it
https://www.nxtbook.com/nxtbooks/morningstar/investor_2013q1-it
https://www.nxtbook.com/nxtbooks/morningstar/investor_20121112-it
https://www.nxtbook.com/nxtbooks/morningstar/investor_20120910-it
https://www.nxtbook.com/nxtbooks/morningstar/investor_20120708-it
https://www.nxtbook.com/nxtbooks/morningstar/investor_20120506-it
https://www.nxtbook.com/nxtbooks/morningstar/investor_20120304-it
https://www.nxtbook.com/nxtbooks/morningstar/investor_20120102-it
https://www.nxtbook.com/nxtbooks/morningstar/investor_20111112-it
https://www.nxtbook.com/nxtbooks/morningstar/investor_20110910-it
https://www.nxtbook.com/nxtbooks/morningstar/investor_20110708-it
https://www.nxtbook.com/nxtbooks/morningstar/investor_20110506-it
https://www.nxtbookmedia.com