Morningstar Investor - Maggio/Giugno 2012 - (Page 42)

Analisi Morningstar Etf valutari e monetari a confronto Di Azzurra Zaglio Entrambi sono influenzati dalle politiche delle banche centrali; ma in portafoglio hanno un ruolo diverso. Secondo l’ultima indagine (dati ad aprile 2010) della Banca dei regolamenti internazionali, gli scambi valutari dal 2007 hanno registrato un incremento di oltre il 20% e il volume giornaliero di negoziazioni sul mercato dei cambi è salito di più di 4mila miliardi di dollari. In Italia, invece, i volumi sono calati di circa il 30%, pur restando consistenti. La Banca d’Italia, analizzando un campione di 35 banche, di cui 33 italiane e due filiali di istituti esteri, rivela che le negoziazioni in cambi e derivati valutari sul mercato italiano si attestano su volumi medi giornalieri pari a circa 32 miliardi di dollari, ma se si sommano anche quelle sui tassi di interesse, la media giornaliera sale a 62 miliardi di dollari. Gli strumenti Come investire in valute? Futures, swap e depositi in valuta estera sono gli strumenti tradizionali per investire sui mercati valutari. Ma negli ultimi anni ad essi si sono aggiunte le piattaforme di trading specializzate sui mercati Forex, ossia mercati dei cambi che scambiano le varie valute globali in tempo reale. Inoltre hanno debuttato sul mercato gli Etf ed Etn (Exchange traded fund e Exchange traded notes) valutari. Altrimenti detti Currency Etf, sono strumenti di investimento in passato utilizzati soprattutto per fare hedging (bilanciamento dei rischi presi con altri investimenti), mentre oggi vivono una stagione di crescita esponenziale e avvicinano chiunque a mercati in passato accessibili solo agli investitori istituzionali. I Currency Etf L’introduzione dei Currency Etf sul mercato è un concetto relativamente nuovo, poiché il primo fondo di questo tipo è stato lanciato sette anni fa. Si tratta di strumenti che replicano passivamente una singola valuta o un paniere di valute, basati su contratti futures o depositi di denaro straniero, tramite la partecipazione indiretta, ossia senza una vendita o acquisto dell’asset fisico. Questi strumenti offrono un’esposizione alle valute più popolari (come lo yen giapponese, il dollaro americano e australiano, la sterlina inglese) così come a quelle dei mercati emergenti. Uno dei principali vantaggi di questi Etf è che l’investitore può trarre beneficio in qualsiasi tipo di mercato (rialzista o ribassista). Infatti, una valuta si apprezza o deprezza rispetto a un’altra e la direzione del mercato sottostante, in questi casi, è generalmente visto come un fattore secondario. Sulle specifiche opzioni disponibili, gli investitori possono scegliere tra prodotti che investono in una valuta singola, a leva (esposizione doppia) o inversi (esposizione contraria), ed Etf specializzati in un paniere di valute. Alcuni sono strutturati come fondi; altri (Etn) sono, invece titoli di debito, per i quali è importante considerare la solvibilità dell’emittente. Siccome i mercati valutari sono molto complessi, questi strumenti sono adatti a investitori esperti e portafogli diversificati. Gli Etf monetari L’andamento di tali strumenti è legato alle decisioni di politica monetaria, così come lo è quello degli Etf di liquidità. Questi ultimi, però, presentano caratteristiche e finalità differen-ti, essendo fondi con bassa volatilità, il cui principale impiego è l’investimento del cash per periodi di tempo brevi. Riportiamo nelle pagine seguenti due report redatti dal Morningstar Etf analyst team, che illustrano il funzionamento degli Etf monetari. K Azzurra Zaglio è editor di Morningstar Italy Glossario Etf: acronimo di Exchange traded fund. E’ un fondo comune che replica passivamente l’andamento di un indice di riferimento. E’ quotato in Borsa come un’azione. Etn: acronimo di Exchange traded note. Sono strumenti finanziari emessi a fronte dell’investimento diretto dell’emittente nel sottostante o in contratti derivati sul medesimo. Coprono l’universo di indici e sottostanti diversi dalle materie prime, per le quali esistono gli Exchange traded commodity (Etc). A differenza degli Etf non sono Oicr, ossia Organismi di investimento collettivo del risparmio. 42 Morningstar Investor Maggio / Giugno 2012

Tabella dei contenuti per la edizione digitale del Morningstar Investor - Maggio/Giugno 2012

Morningstar Investor Maggio/Giugno 2012
Attualità
Rubriche
Hanno scritto per noi
L'Editoriale
Attori della politica monetaria
Eurozona, serve più coraggio
Italia, ora tocca alla spesa pubblica
Le emergenti spostano la crescita
Le cartucce in canna alla politica monetaria
Le “nuove” banche centrali
Cassaforti d’oro
L’intervista
Come cavalcare la curva dei rendimenti
I settori industriali baciati dai tassi
I watcher delle banche centrali
Analisi Morningstar
Etf valutari e monetari a confronto
ETF Analysis
Obiettivi che fanno la differenza

Morningstar Investor - Maggio/Giugno 2012

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