Morningstar Investor - Luglio/Agosto 2012 - (Page 22)

In Primo Piano Negoziali, la pensione non è un miraggio Di Valerio Baselli La gestione è affidata a terzi qualificati. La crisi ha aumentato la soglia di attenzione. L’Italia resta in portafoglio. Un fondo pensione ha finalità diverse da un fondo d’investimento tradizionale. Perciò, anche il modo di gestirlo cambia. Per capire come vengono amministrati e in cosa investono, Morningstar ha contattato i tre principali fondi negoziali per patrimonio gestito: il fondo Cometa (riservato ai metalmeccanici), Fonchim (dedicato ai lavoratori del settore chimicofarmaceutico) e Fonte (destinato ai dipendenti di aziende del settore terziario). È bene ricordare che i fondi negoziali sono istituiti sulla base di accordi tra le organizzazioni sindacali e quelle imprenditoriali di specifici settori e l’adesione è riservata a specifiche categorie di lavoratori. Questi comparti, come le altre forme di previdenza integrativa, sono alimentati con contributi del datore di lavoro, del lavoratore e, volendo, dalla quota del Tfr (Trattamento di fine rapporto). L’adesione a questi tipi di fondi è incoraggiata da agevolazioni fiscali: le contribuzioni da busta paga, escluso il Tfr, sono totalmente deducibili dal reddito complessivo con un tetto massimo di 5.164,57 euro annui. La rendita dipende da quanto versato e dai relativi rendimenti. Di norma, i fondi negoziali gestiscono le risorse affidategli dai propri aderenti attraverso la stipula di convenzioni con soggetti autorizzati all’esercizio dell’attività di gestione di portafogli. Si tratta di solito di istituti bancari, assicurativi e Sgr, che vengono selezionati tramite bandi di gara pubblici predisposti secondo gli schemi e l’iter procedurale previsti dalla Covip, la Commissione di vigilanza sui fondi pensione. Orizzonte lungo e niente speculazione “Tra un fondo comune tradizionale e un fondo pensione c’è una differenza sostanziale”, afferma Fabio Ortolani, presidente di Fonchim. “Il primo è dedicato a chi ha un surplus economico che vuole investire, guadagnandoci o perdendoci; il secondo è uno strumento che non ha scopo speculativo e che serve a costruirsi una seconda pensione”. Questo non vuol certo dire che i fondi pensione sono totalmente privi di rischi. “Le regole in materia d’investimento sono molto più stringenti, ad esempio non si possono inserire in portafoglio quote di fondi hedge o azioni ad alto rischio, come quelle dei paesi emergenti”, prosegue Ortolani. “Detto questo, è chiaro che un certo grado di rischio c’è, come per tutte le attività finanziarie, compresa la pensione pubblica, che potrebbe essere messa in pericolo nel caso estremo, anche se improbabile, di un crollo dell’euro e del sistema Italia”. “È bene ricordare innanzitutto che la missione è quella di corrispondere una pensione integrativa agli iscritti al momento del pensionamento”, commenta Maurizio Agazzi, direttore generale di Cometa. “Per questo i piani di investimento hanno come obiettivo il lungo periodo, senza alcuna scelta speculativa. In base a questo è stata costruita un’asset allocation strategica idonea e adeguatamente diversificata, individuando altresì benchmark e parametri di controllo. Queste decisioni hanno costituito la base delle convenzioni recentemente stipulate, all’interno delle quali i gestori possono operare le scelte tattiche, in piena autonomia di investimento. Ad esempio”, prosegue Agazzi, “in questa fase storica, caratterizzata da una crisi economica e finanziaria internazionale senza precedenti, abbiamo deciso di focalizzare la nostra attività nel monitoraggio quotidiano di tutti i possibili scenari e i contesti in cui operiamo. Il nostro team finanziario interno è costantemente impegnato a valutare la situazione italiana e internazionale, fornendo anche report e analisi periodiche”. Confronto periodico con i gestori “La gestione del fondo è costantemente improntata al principio della prudenza con una visione attenta ed efficiente, con particolare riguardo alla diversificazione degli investimenti e dei rischi in un orizzonte di lungo periodo”, spiega Cosimo Paolo Ampolo, direttore generale responsabile del Fondo Fonte. “In tema di scelte tattiche, i diversi team gestionali si muovono in maniera autonoma nell’ambito dei vincoli e dei limiti all’investimento fissati ex-ante nelle convenzioni di gestione. Il confronto con i gestori è comunque continuativo e sono previste 22 Morningstar Investor Luglio / Agosto 2012

Tabella dei contenuti per la edizione digitale del Morningstar Investor - Luglio/Agosto 2012

Morningstar Investor Luglio/Agosto 2012
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L'Editoriale
20 anni, da Amato alla Fornero
Al puzzle europeo manca un pezzo
I fondi pensione indossano la corazza
Il contributivo è per tutti
Nel budget, non scordare il debito
Giovani e donne, pensioni che fatica
Negoziali, la pensione non è un miraggio
Le tasse “amiche”
5 domande a Emanuele Marsiglia
Come investono i Pip
Buone azioni per ritirarsi dalla vita lavorativa
Target Date, antidoto all'inerzia
Bilanciati sotto la lente
Il costo della previdenza complementare

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