Morningstar Investor - Luglio/Agosto 2012 - (Page 24)

Fisco Le tasse “amiche” Di Mario Bono La previdenza complementare ha un regime fiscale vantaggioso in fase di contribuzione, rendimento e prestazione. Il regime fiscale della previdenza complementare comporta dei vantaggi fiscali, assenti negli altri tipi di risparmio. Tali incentivi sono presenti nei suoi tre momenti caratteristici: OFase di finanziamento o contribuzione OFase dei rendimenti OFase delle prestazioni Fase di finanziamento o contribuzione La lettera e-bis) dell’articolo 10 comma 1 del Testo Unico, stabilisce che i contributi versati in forme pensionistiche complementari sono deducibili dal reddito complessivo Irpef alle condizioni e nei limiti previsti dall’articolo 8 del D.Lgs. 252/2005. Ai sensi di tale ultima disposizione i contributi alle forme di previdenza complementare, versati dal lavoratore e dal datore di lavoro o committente, sia volontari sia dovuti in base a contratti o accordi collettivi, anche aziendali, sono deducibili dal reddito complessivo Irpef per un importo non superiore a 5.164,57 euro. Ai fini del computo del predetto limite di 5.164,57 euro: - si tiene conto anche delle quote accantonate dal datore di lavoro ai fondi di previdenza di cui all’articolo 105 comma 1 del Testo Unico; si tratta di fondi di previdenza del personale dipendente istituiti ai sensi dell’art. 2117 c.c., se costituiti in conti individuali dei singoli dipendenti (c.d. “fondi interni”); - si considerano tutti i contributi versati alla previdenza complementare, qualora il soggetto sia iscritto a più forme di previdenza complementare; - si includono tutti i contributi versati dal datore di lavoro, sia a carattere “ordinario” che “straordinario” (cfr. risoluzione Agenzia delle Entrate 18.12.2007 n. 380); - non si tiene conto, invece, delle quote di Tfr destinate alle forme di previdenza complementare. La circolare Agenzia delle Entrate 18.12.2007 n. 70 (§ 2.3) ha chiarito che: - la disciplina in esame si applica, di regola, a tutti i contribuenti, compresi quindi: Oi lavoratori autonomi, intendendo per tali anche i titolari di reddito d’impresa; Oi soggetti privi di reddito di lavoro; - la deducibilità spetta anche nelle ipotesi di versamento da parte di uno solo dei soggetti interessati (es. lavoratore dipendente o collaboratore, ovvero datore di lavoro o committente). Fase dei rendimenti Il regime tributario delle forme pensionistiche complementari è contenuto nell’articolo 17 del decreto legge 252 del 5 dicembre 2005. La scelta di fondo operata dal legislatore tributario è stata quella di assoggettare le prestazioni pensionistiche complementari secondo il regime previsto per il risparmio finanziario gestito, di cui all’articolo 8, commi da 1 a 4, del d.lgs. 461/97, che prevede la tassazione del risultato della gestione maturato annualmente dalle forme pensionistiche complementari determinato al netto dei costi con applicazione dell’imposta sostitutiva delle imposte sui redditi nella misura dell’11%. In coerenza con tale impostazione, le norme prevedono che i redditi di capitale, tranne alcune ipotesi marginali, sono percepiti dai fondi pensione al lordo delle ordinarie ritenute e imposte sostitutive applicabili. In particolare, ai sensi del comma 2 del citato articolo 17, per i fondi pensione in regime di contribuzione definita il risultato della gestione si determina sottraendo dal valore del patrimonio netto al termine di ciascun anno solare, al lordo dell’imposta sostitutiva, il valore del patrimonio stesso all’inizio dell’anno. Il valore del patrimonio netto finale è aumentato delle erogazioni effettuate per il pagamento dei riscatti, delle prestazioni previdenziali e delle somme trasferite ad altre forme pensionistiche, e diminuito dei contributi versati, delle somme ricevute da altre forme pensionistiche, nonché dei redditi soggetti a ritenuta, dei redditi esenti o comunque non soggetti ad imposta. Come chiarito dall’Amministrazione finanziaria - Circolare Agenzia delle entrate 20 marzo 2001 n. 29 - “ai fini della determinazione del risultato di gestione, il valore del patrimonio netto del 24 Morningstar Investor Luglio / Agosto 2012

Tabella dei contenuti per la edizione digitale del Morningstar Investor - Luglio/Agosto 2012

Morningstar Investor Luglio/Agosto 2012
Attualità
Rubriche
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L'Editoriale
20 anni, da Amato alla Fornero
Al puzzle europeo manca un pezzo
I fondi pensione indossano la corazza
Il contributivo è per tutti
Nel budget, non scordare il debito
Giovani e donne, pensioni che fatica
Negoziali, la pensione non è un miraggio
Le tasse “amiche”
5 domande a Emanuele Marsiglia
Come investono i Pip
Buone azioni per ritirarsi dalla vita lavorativa
Target Date, antidoto all'inerzia
Bilanciati sotto la lente
Il costo della previdenza complementare

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