Morningstar Investor - Settembre/Ottobre 2012 - (Page 16)

In Primo Piano Tbond, certificato di garanzia scaduto Marco Caprotti I titoli governativi americani sono ancora considerati un porto sicuro. Ma gli Stati Uniti non sono più quelli di una volta. L’emergenza economico-finanziaria mette in crisi le vecchie certezze. Fino al 2007, ad esempio, i Tbond (le obbligazioni governative americane con scadenza a 10 e 30 anni) e il dollaro venivano considerati fra gli asset di investimento più sicuri da avere in portafoglio. Poi è arrivata la tempesta scatenata dai subprime (i mutui Usa di bassa qualità) che ha innescato l’era del New Normal (un periodo di crescita più contenuta) e che ha portato a una diversa percezione degli Stati Uniti, ormai non più visti come la locomotiva dell’economia mondiale. Tutto questo ha prodotto anche un cambiamento di strategia da parte degli investitori che ora sono molto più cauti quando scelgono cosa mettere nel portafoglio. Anche se si tratta di prodotti a stelle e strisce. I moniti delle agenzie di rating Il caso dei Tbond è emblematico dei dubbi con cui da qualche anno si trovano a fare i conti gli operatori. Le obbligazioni governative americane sono considerate molto liquide e senza rischi. Questo perché l’economia Usa, dopo essersi ripresa dalla crisi del 1929, non ha mai dato seri motivi di preoccupazione ai mercati. Oggi le cose sono cambiate e l’economia americana non tira più come una volta. L’agenzia di rating Fitch, ad esempio, ha confermato il giudizio di tripla A sugli Usa, ma ha aggiunto che l’outlook resterà negativo (quindi suscettibile di un futuro ribasso della valutazione complessiva) almeno fino alla fine del 2013. “L’incertezza sulle politiche fiscali e di spesa, associate al cosiddetto “precipizio fiscale” (il sovrapporsi di fine degli incentivi fiscali e tagli alla spesa pubblica) pesa sull’outlook a breve termine”, dice la società di analisi nel comunicato che accompagna la decisione. Senza contare che, ad agosto dell’anno scorso, l’agenzia S&P ha tolto il giudizio di tripla A al debito del paese. Una cosa mai vista. “Il downgrade riflette la nostra opinione sul piano di risanamento che non è adeguato a quanto sarebbe necessario per stabilizzare nel medio-termine il debito. La politica americana si è indebolita in un momento in cui le sfide fiscali ed economiche aumentano”, ha detto l’agenzia spiegando la sua decisione. Una posizione ribadita a giugno di quest’anno quando S&P ha confermato il rating degli Stati Uniti con outlook negativo. La società di analisi prevede che il debito americano nel 2013 si attesterà all’84% del Prodotto internto lordo (Pil), con un deficit al 9%. Nel 2016 il debito dovrebbe salire all’87% con un deficit in discesa al 5%. L’agenzia ritiene inoltre “improbabile” che le elezioni 2012 risolvano il dibattito sulla politica di bilancio. Sull’economia gravano “rischi signifi- cativi” e ci sono il 20% di chance che gli Stati Uniti scivolino nuovamente in recessione. Ad aumentare l’incertezza sulle prospettive economiche americane, c’è poi la questione del fiscal cliff (letteralmente il precipizio fiscale, provocato dalla scadenza degli sgravi promossi durante l’era Bush). Se Washington non agirà in modo deciso per evitare un aumento del debito nella prima metà del prossimo anno, hanno detto gli analisti di Fitch, la tripla A sarà a rischio. Per evitare downgrade è necessario risolvere la questione delle tasse e della spesa e si deve fissare un piano per ridurre deficit e debito in modo sensibile. Colossi degli investimenti divisi Insomma, sembrerebbe non essere un buon momento per tenere in tasca il debito di un paese che non è più sicuro come una volta. Un’opinione che, peraltro, condividono colossi del mercato obbligazionario come Pimco e BlackRock. E non è detto che la situazione per i Tbond cambi con il mutare della situazione congiunturale americana. Se da oltre Atlantico dovessero arrivare segnali rassicuranti, la Federal Reserve potrebbe decidere di alzare i tassi di interesse, creando una situazione poco favorevole ai bond. Alcuni analisti sono arrivati anche a prevedere una stretta monetaria già per il 2013. 16 Morningstar Investor Settembre / Ottobre 2012

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Morningstar Investor - Settembre/Ottobre 2012
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Tbond, certificato di garanzia scaduto
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