Morningstar Investor - Novembre/Dicembre 2012 - (Page 20)

In Primo Piano La piccola frontiera europea Di Mary Fjelstad E’ tra le regioni dei nuovi emergenti più penalizzate dalla crisi. Molti i paesi, pochi i titoli. Buona la diversificazione settoriale. Dal Baltico al Mediterraneo, dall’Atlantico agli Urali, l’Europa presenta un mix eterogeneo di mercati in varie fasi di sviluppo economico. Il continente, infatti, comprende paesi che sono stati a lungo considerati leader economici mondiali, ma anche mercati di frontiera e in via di sviluppo. Attraverso il Russell Frontier Index (Rfi) si può cogliere la diversità geografica ed economica dell’Europa, dato che raggruppa aziende provenienti da 12 paesi, distribuite in nove settori economici e su più livelli di capitalizzazione. Nonostante il numero relativamente elevato di paesi rappresentati la regione di frontiera in Europa è la seconda più piccola per capitalizzazione di mercato, al 13%, addirittura inferiore a quella africana. La crisi si fa sentire Nella figura 1 vengono illustrati i rendimenti annuali della regione di frontiera europea dal 2008, confrontati con quelli dell’indice Russell relativo ai mercati sviluppati, a quello emergente e a quello dei mercati di frontiera. Si nota come la regione di frontiera europea abbia fatto fatica nel post crisi finanziaria, sottoperformando i paesi sviluppati, gli emergenti e gli altri mercati di frontiera ogni anno, tranne nel 2009. Dopo alcuni buoni risultati nel 2010, la regione ha perso terreno nel 2011 a causa della crisi del debito dell’Eurozona e delle preoccupazioni diffuse sulla periferia europea. Nel corso dei Fig 1. Rendimenti annuali dei mercati mondiali dal 2008 al 2012 Frontier Europe Index Annual returns % Russell Emerging Markets Index Russell Developed Index Russell Frontier Index 80 40 0 -40 2008 2009 2010 2011 YTD 2012 Fonte: Russell Indexes primi nove mesi del 2012, questa tendenza è continuata, anche se tutti e quattro gli indici hanno sperimentato una performance positiva. Relativamente agli altri mercati di frontiera, l’Europa è stata sempre battuta (figura 2). Ha fatto eccezione ancora una volta il 2009. La regione di frontiera del Vecchio continente ha sottoperformato tutti gli altri frontier market in tre dei cinque anni del nostro campione: 2008, 2010 e 2011. Quest’anno, l’Europa si trova in mezzo al gruppo di frontiera: meglio di Americhe e Medio Oriente, ma peggio di Africa e Asia-Pacifico. Cipro il più “pesante” La Frontier Europe fotografata dal Russell Frontier Index è composta da paesi geograficamente piccoli, molti dei quali sono dell’est ed emergono dal crollo dell’ex Jugoslavia o dell’Unione Sovietica. Molti dei mercati della regione sono caratterizzati da un basso numero di componenti. L’Ucraina presenta il maggior numero di titoli (16 al 30 settembre 2012), seguita da Cipro. Vi è un notevole divario nel paniere tra il peso di Cipro e quello degli altri paesi: la Slovenia è seconda all’1,8%, con la Croazia, la Romania e 20 Morningstar Investor Novembre / Dicembre 2012

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Chi sta sulla frontiera
Il numero magico è 1,2 miliardi
Acrobazie sulle dune africane
Medio oriente incompreso
La piccola frontiera europea
Chi bussa all'Asia emergente
Le mine vaganti
Il caro prezzo dei terremoti
Un'obbligazione contro le catastrofi
Se l'emigrante fa bene al Pil
Sviluppo oltre le etichette
Un pizzico di nuovo riduce il rischio
Borse, i big delle commodity vanno all'estero
Il fondo esploratore è giovane
Etf a confronto: Msci Corea
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