Morningstar Investor - Gennaio/Febbraio/Marzo 2013 - (Page 10)
Scenari
Grattacapi per gli analisti
Di Marco Caprotti
Indipendenza della ricerca, errori di giudizio, misurazione
delle previsioni sono i fattori che gli investitori devono prendere
in considerazione.
Se volete avere un’opinione sull’analisi
fondamentale non chiedetela a un discepolo
della teoria dei mercati efficienti. Partendo
dal presupposto che un mercato finanziario
che funziona è quello in cui i prezzi dei titoli
quotati rispecchiano sempre e pienamente le
informazioni disponibili (e quindi, un investitore
qualsiasi non può pensare di battere regolarmente
il mercato e le risorse che impiega
per analizzare, scegliere e negoziare titoli sono
sprecate), vi dirà che non ha senso studiare
tutti gli eventi micro e macroeconomici
che hanno un qualche impatto sulla società
presa in esame.
Non importa, aggiungerebbe, riuscire ad avere
una visione d’insieme dei mercati, del settore
in cui la società opera, del suo piano industriale
e del suo management. E andrebbe in
secondo piano un’approfondita conoscenza del
suo bilancio d’esercizio. In realtà, la questione
è un po’ più complessa di così.
Perché guardare i fondamentali
Innanzitutto un investitore, sia esso un gestore,
un risparmiatore o un mago della finanza,
prima di acquistare un titolo deve avere
un’opinione sulla società emittente e sul mercato
in cui essa opera per capire se si adatta
ai suoi obiettivi. Ma nemmeno un oracolo
riconosciuto come Warren Buffett può avere
un’idea precisa su tutto l’universo investibile
che forma i mercati equity.
10 Morningstar Investor Gennaio/Febbraio/Marzo 2013
Qualche delucidazione su come si muove un
determinato settore, sulle influenze congiunturali
che subisce e sulla solidità dei bilanci di
un’azienda che vi opera, quindi, può venire da
un’attenta analisi fondamentale. Un approccio
di questo tipo aiuta anche nella gestione dei
rischi. L’idea di investimento di un gestore può
essere corroborata (o demolita) dalle valutazioni
dell’analista che lavora con lui. Un report,
inoltre, può evidenziare uno o più elementi
di pericolo che il money manager non aveva
preso in considerazione.
Meglio indipendenti
Una critica che viene spesso mossa all’analisi
fondamentale è di non essere oggettiva. E’ un
appunto di una qualche consistenza, considerando
che le banche d’affari che curano gli interessi
delle società quotate hanno all’interno
uffici studi che producono analisi.
Va sottolineato, tuttavia, che molti analisti
compilano report su società di cui il loro
datore di lavoro non cura gli interessi. Esiste
poi l’analisi indipendente, creata cioè da uffici
studi che non sono legati a nessuna istituzione
finanziaria, come nel caso di Morningstar.
Negli Stati Uniti esistono società che hanno
fatto dell’indipendenza un business, visto che
da quelle parti, per legge, gli investitori devono
acquistare una parte della loro reportistica
da analisti sganciati dalle banche d’affari.
Gli errori
Ma l’accusa più pesante che viene mossa
all’analisi fondamentale è quella di essere, la
maggior parte delle volte, sbagliata. Soprattutto
quando si parla di utili per azioni (in
inglese earning per share, Eps). Si tratta di
un argomento largamente discusso nella letteratura
economica. Le previsioni degli analisti
sono considerate un’approssimazione delle
aspettative razionali e, quindi, sono ritenute
più utili delle tradizionali previsioni basate
sulle serie storiche.
Gli analisti devono scegliere tra aggiornare le
previsioni, incorporando una nuova informazione
o rinviarla in modo da produrre previsioni
più accurate, tenendo conto di maggiori dati.
Questo mentre il responsabile del desk di
analisi, il gestore e il trader chiedono aggiornamenti
continui. Tali informazioni possono
essere ricavate da diverse fonti come ad
esempio le anticipazioni, i report trimestrali o
annuali, le comunicazioni al mercato e i messaggi
del management.
Tecnicamente sussiste un problema nella misurazione
delle previsioni degli analisti e degli
errori. Un’impresa che presenta gli stessi utili
Tabella dei contenuti per la edizione digitale del Morningstar Investor - Gennaio/Febbraio/Marzo 2013
Morningstar Investor Gennaio/Febbraio/Marzo 2013
Attualità
Rubriche
Hanno scritto per noi
L'Editoriale
L'analisi orientata al valore
Grattacapi per gli analisti
La ricerca ai tempi della globalizzazione
Il gestore attivo non segue la moda
Caro azionista, non buttarmi via
Il tecnico non parla come il fondamentale
Panico, nemico degli investitori
L'Oracolo studia e, a volte, si innamora
5 domande al professor Max Otte
Il giusto market timing per il lungo periodo
Un kit di ricerca per gli investitori
Corporate bond per dormire sonni tranquilli
I campioni non vincono in volata
Fondi, quando la medaglia è d'oro zecchino
Come valutare un Etf
Gli indici parlano Morningstar
Morningstar Investor - Gennaio/Febbraio/Marzo 2013
https://www.nxtbook.com/nxtbooks/morningstar/investor_2013q4-it
https://www.nxtbook.com/nxtbooks/morningstar/investor_2013q3-it
https://www.nxtbook.com/nxtbooks/morningstar/investor_2013q2-it
https://www.nxtbook.com/nxtbooks/morningstar/investor_2013q1-it
https://www.nxtbook.com/nxtbooks/morningstar/investor_20121112-it
https://www.nxtbook.com/nxtbooks/morningstar/investor_20120910-it
https://www.nxtbook.com/nxtbooks/morningstar/investor_20120708-it
https://www.nxtbook.com/nxtbooks/morningstar/investor_20120506-it
https://www.nxtbook.com/nxtbooks/morningstar/investor_20120304-it
https://www.nxtbook.com/nxtbooks/morningstar/investor_20120102-it
https://www.nxtbook.com/nxtbooks/morningstar/investor_20111112-it
https://www.nxtbook.com/nxtbooks/morningstar/investor_20110910-it
https://www.nxtbook.com/nxtbooks/morningstar/investor_20110708-it
https://www.nxtbook.com/nxtbooks/morningstar/investor_20110506-it
https://www.nxtbookmedia.com