Morningstar Investor - Aprile/Maggio/Giugno 2013 - (Page 24)

In Primo Piano Focus Usa: un pieno di shock Di Valerio Baselli Bolla internet, torri gemelle, crisi dei subprime: mai nella storia degli Stati Uniti si è visto in così poco tempo una serie di avvenimenti di tale portata per i mercati. Negli Stati Uniti gli ultimi 12 anni hanno segnato una volatilità di mercato mai vista prima, nemmeno durante la grande depressione del 1929. Oggi il peggio sembra essere alle spalle, Wall Street ha recuperato e le previsioni per l’economia a stelle e strisce sono di nuovo positive. Ma dare uno sguardo allo specchietto retrovisore è utile per capire come il rischio politico possa incidere sui mercati finanziari e quindi sui guadagni degli investitori. L’economia di un paese, infatti, reagisce in maniera più o meno forte alle decisioni politiche e agli avvenimenti che lo riguardano. 1973: Crisi energetica Nell’ottobre del 1973, l’esercito egiziano attaccò Israele di concerto con quello siriano. Israele si trovò in grave difficoltà durante i primi giorni della guerra, ma dopo risultò vincente su entrambi i fronti. La guerra finì dopo una ventina di giorni con la proclamazione di una tregua. Durante i combattimenti, Egitto e Siria furono sostenuti dalla quasi totalità dei paesi arabi, mentre Israele fu appoggiato dagli Stati Uniti e dai paesi europei. Per questo motivo i paesi arabi appartenenti all’Opec bloccarono le proprie esportazioni di petrolio verso l’occidente fino al gennaio 1975. Questo processo portò all’innalzamento del prezzo del petrolio, che in molti casi aumentò più del triplo. Tale situazione portò al crollo del mercato azionario e allo scoppio di una bolla inflazionistica. 24 Morningstar Investor Aprile/Maggio/Giugno 2013 2001: Attacco alle torri gemelle L’11 settembre 2001 è una data che parla da sola. Quel giorno due aerei civili dirottati da terroristi appartenenti ad Al Qaida si schiantarono contro il World Trade Center di New York, mentre un terzo colpì il Pentagono e il quarto, diretto verso Washington, si schiantò al suolo prima di raggiungere l’obiettivo. L’attentato ebbe delle conseguenze politiche enormi, ma a livello finanziario il mercato americano, una volta accusato il colpo, non andò poi così male. L’anno successivo, il 2002, sia le azioni smallcap che le large-cap persero terreno, per poi vivere un rally durato cinque anni. Il mercato, infatti, era già crollato un paio d’anni prima a seguito della bolla internet, la quale appunto riguardò le società dot-com, che sviluppavano la maggior parte del loro business sulla rete. Una bolla finanziaria viene di solito seguita da un periodo di forti rialzi. Forse è anche per questo che l’attentato non ebbe grosse ripercussioni sui mercati. 2007: crisi dei subprime e fallimento di Lehman Il primo decennio del duemila è stato molto movimentato. Dopo la bolla internet e l’attacco alle torri gemelle, ecco la crisi più grave dal dopoguerra a oggi. Nel 2007, infatti, scoppia negli Stati Uniti la bolla dei subprime (mutui di scarsa qualità). In realtà, la crisi mostra i primi segni approssimativamente nella seconda metà del 2006, quando comincia a sgonfiarsi il boom immobiliare e, contemporaneamente, molti possessori di mutui subprime diventano insolventi a causa del rialzo dei tassi di interesse. La crisi diventa poi palpabile nel marzo 2007, anche se forse il giorno in cui ci si rende conto davvero della sua portata è il 15 settembre 2008, quando la banca d’affari Lehman Brothers dichiara la bancarotta invocando il chapter 11. A questo punto, gli indici borsistici americani (ma non solo) flettono in maniera consistente, ritornando ai livelli di inizio millennio, azzerando così i guadagni degli ultimi otto anni. Ci vorranno più di tre anni a Wall Street per tornare ai livelli pre-Lehman. Guerre economiche Alcuni sostengono che le guerre aiutino l’economia. A prescindere da come la si pensa, è innegabile che l’industria bellica sia una parte importante dell’economia a stelle e strisce. Non stupisce quindi che in tutti i periodi legati a un conflitto militare (seconda guerra mondiale, guerra di Corea, guerra del Vietnam), il mercato borsistico sia cresciuto, in alcuni casi anche molto. Unica eccezione è la recente guerra in Iraq, periodo in cui il mercato ha però risentito pesantemente della crisi dei subprime. K Valerio Baselli è editor di Morningstar Italy

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Focus Italia: la storia si ripete
Focus Germania: la rinascita nell'Ue
Focus Usa: un pieno di shock
Come lavorano le agenzie di rating
Quanta varietà per il debito emergente
Le insidie di un cambio della normativa
Cosa sapere se faccio business in Africa
Soros, 1992 attacco alla lira
L'altra dimensione del premio
I titoli con più rischi sulle spalle
Il rischio sovrano nei fondi
Quando il rischio non fa paura

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