Morningstar Investor - Aprile/Maggio/Giugno 2013 - (Page 35)
In Primo Piano
Le insidie di un cambio della normativa
Di Tiziano Bellemo
Tra i rischi che il management deve presidiare
adeguatamente per assicurare un’efficace
delivery della strategia ci sono quelli
regolamentari. L’attenzione prestata a questi
aspetti non sembra tuttavia sufficiente.
I rischi non economici riscontrabili nei paesi
sviluppati e riconducibili a cambiamenti nel
quadro normativo tali da introdurre discontinuità nell’attività d’impresa sono via via
aumentati e hanno oggi grande rilevanza, sotto
vari punti di vista. Il passaggio chiave per
comprendere l’evoluzione regolatoria nei
confronti del rischio, e quindi le implicazioni
sullo scenario economico, si colloca all’inizio
degli anni ‘90.
Da quel momento la regolamentazione
europea su selezionate istanze inizia a
recuperare il divario con quella statunitense,
diventando addirittura più stringente. La
risk regulation diventa così un tema globale
e costringe le imprese ad alzare la soglia
di attenzione verso il regulatory risk.
I costi
I costi di un’articolata e crescente regolamentazione sono espliciti e impliciti. I primi sono
causati dall’innalzamento degli standard
qualitativi e quantitativi imposti all’attività
dalle nuove norme. I secondi sono legati alla
crescente complessità dell’attività d’impresa
che deve far fronte a normative spesso
poco organiche tra loro e senza adeguato
coordinamento internazionale. Ai costi si
affiancano le implicazioni strategiche. La
sottovalutazione di nuove norme o l’incapacità
di coglierne gli effetti rapidamente e nella
giusta prospettiva può mettere a rischio
business model consolidati e modificarne
redditività e sviluppo. Ciò può portare, in primo
luogo, altri costi da sostenere per adeguarsi al
mutato contesto o, addirittura, danni reputazionali in cui l’impresa potrebbe incorrere a fronte
di eventuali sanzioni o proteste da parte dei
consumatori. Ciò potrebbe tradursi nella
riduzione d’interesse degli investitori, con
risvolti assai rilevanti sulle prospettive di
sopravvivenza dell’impresa.
Le difficoltà
L’azione manageriale nella gestione del rischio
regolamentare è certamente complessa.
Evidente è la necessità di comprendere la
rilevanza del fenomeno e dotare l’organizzazione
interna di presidi tali da offrire monitoraggio
continuo e supporto decisionale.
Molto più difficile è invece utilizzare efficacemente i dati raccolti, sia in chiave difensiva,
sia evolutiva e ripensare i modelli di business
alla luce della regolamentazione attesa. La
strategia dovrà infatti considerare, da un lato,
la necessità di adeguamento alle nuove
condizioni operative, ma contemporaneamente
evitare che l’impresa ne resti imprigionata,
perdendo la flessibilità necessaria a
continuare a cogliere le migliori opportunità
di sviluppo disponibili.
imponente corpus legislativo, con l’obiettivo di
irrobustire l’architettura dei sistemi finanziari.
McKinsey ha recentemente calcolato che la
completa applicazione di queste norme e di
quelle ancora in discussione o in fase di
applicazione insieme alla complessità che ne
deriverà avrebbero effetti davvero rilevanti
sugli economics: il Roe (Return on equity)
delle principali banche europee si ridurrebbe
nell’ordine del 40%, contrazione che
supererebbe addirittura il 60% per le sole
attività di capital market.
A queste difficoltà operative senza precedenti
si sommano peraltro condizioni macro non
favorevoli all’attività creditizia. Situazioni
analoghe si sono già verificate in altri settori
e hanno creato prospettive di sviluppo
sub-ottimali per le società che non hanno
saputo gestire i rischi-opportunità dei
mutamenti regolamentari. Il ripensamento dei
business model che s’impone per le maggiori
banche internazionali appare quindi un
passaggio delicatissimo e rappresenta per chi
le guida una sfida davvero straordinaria. K
Tiziano C. Bellemo è senior advisor e docente a
contratto alla LIUC.
Dopo Lehman
Gli aspetti sui quali la regolamentazione
produce i suoi effetti interessano trasversalmente molti comparti industriali. Ma il settore
dove il regulatory risk ha avuto l’impatto
più severo, destinato peraltro a incidere ancora
a lungo su struttura e fondamentali, è
probabilmente quello bancario. È noto che la
crisi scaturita dal fallimento di Lehman ha
avuto come conseguenza la produzione di un
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