Morningstar Investor - Luglio/Agosto/Settembre 2013 - (Page 12)
Scenari
La crisi fa diventare alternativi
Di Armin Sandhövel
Investire direttamente nei progetti legati alle fonti energetiche
rinnovabili promette buone remunerazioni e forti flussi di cassa.
Ma ci sono dei rischi da gestire.
Gli investimenti in asset infrastrutturali e
la produzione di energia da fonti rinnovabili
sono divenuti sempre più interessanti agli
occhi degli investitori istituzionali, per una
serie di trend e sviluppi rilevanti, non da
ultimo l’inversione di rotta decisa dalla
Germania (che ha dato l’addio al nucleare)
e la crisi finanziaria che attanaglia l’Europa.
Il progresso tecnologico, poi, riveste
un’importanza pari all’evoluzione del quadro
normativo che disciplina il settore.
L’elevato grado di incertezza che i mercati obbligazionari e azionari oggi presentano è alla
base della ricerca, da parte degli investitori
istituzionali, di alternative nei settori delle
infrastrutture, del real estate e delle energie
rinnovabili. Il fattore chiave alla base di
questo interesse è la ricerca di rendimenti:
fondi pensione e gruppi assicurativi non
hanno più la possibilità di conseguire i propri
obiettivi attraverso i titoli di stato tedeschi.
Di conseguenza è necessario diversificare il
portafoglio con nuove classi di attivo.
Investire in progetti
Sotto questo profilo l’investimento in fonti di
energia rinnovabili presenta particolari vantaggi. L’entrata in questo segmento tradizionalmente avveniva con obbligazioni e azioni,
ma si è progressivamente diffusa un’altra
formula: l’investimento diretto in progetti. Il
grado di interesse è legato ai flussi di cassa
12 Morningstar Investor Luglio / Agosto / Settembre 2013
previsti e alla remunerazione per l’energia
immessa nella rete. Le tariffe feed-in (cioè le
tariffe di riacquisto a cui la società compra
l’energia prodotta dal privato) garantite dallo
stato e gli accordi di acquisto dell’energia a
lungo termine producono un flusso di cassa
relativamente stabile e prevedibile. Inoltre,
la natura a lungo termine degli investimenti
(maggiore a 20 anni), che in genere presentano una bassa correlazione con altre asset
class, e la loro sostenibilità soddisfano i
requisiti degli investitori istituzionali, che
devono coprire passività a lungo termine e
diversificare grandi portafogli.
I volumi attesi degli investimenti in questa
categoria ne confermano la rilevanza
strategica: secondo le stime dell’International
Energy Agency, l’investimento globale in
fonti rinnovabili al 2030 sarà di 461 miliardi
di dollari, con un tasso atteso di crescita
del 30% dal 2015 al 2020 e ancora del 32%
nel periodo 2020 - 2030.
Gestire il rischio
Dal punto di vista della gestione del rischio,
bisogna considerare un mix di fattori: la
tecnologia adottata, la remunerazione
garantita, la fase del progetto e naturalmente
il prezzo di acquisto. È possibile operare
una diversificazione abbinando diverse fonti
di energia in molteplici regioni e collaborando
con partner diversi. Tra le fonti di energia
rinnovabili, le aree d’investimento più
importanti in questo momento sono il solare e
l’eolica: il 90% degli investimenti
complessivi nel 2011 è stato destinato a
questi due segmenti. Il fotovoltaico e l’energia
del vento dipendono molto dalle stagioni. Ci
sono tuttavia ottimi strumenti di previsione
per entrambe le fonti che stimano e calcolano
la produzione annuale.
Questi mezzi si sono rivelati particolarmente
affidabili nella formulazione delle stime
per il settore del fotovoltaico, ma anche per
l’energia eolica, pur con qualche incertezza
in più. Occorre utilizzare diverse stime di
rendimento indipendenti per garantire una
corretta valutazione della fattibilità
economica. Al contrario la bioenergia (o
biomassa) offre flussi facilmente prevedibili,
ma dipende dalla disponibilità, dalla sua
qualità e dai costi. Se si garantisce un
approvvigionamento costante, l’impianto
produce un flusso stabile di energia durante
l’anno, con un flusso di cassa costante.
Bolle normative
Dato che la maggior parte delle fonti di
energia rinnovabili dipende ancora dai sussidi,
i rischi e il rendimento sono strettamente
collegati alle decisioni politiche. Può
essere difficile prevedere le variazioni del
contesto economico e normativo, con
sviluppi inaspettati. Nel recente passato molti
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Morningstar Investor - Luglio/Agosto/Settembre 2013
Attualità
Rubriche
Hanno scritto per noi
L'Editoriale
Un po' di energia in portafoglio
Lunga vita agli arabi. E al loro "oro"
La crisi fa diventare alternativi
La politica inquina il greggio
L'Asia va a caccia di energie
Una misura dello sviluppo sostenibile
Un futuro a tutto gas
Quella pannocchia sembra un barile
L'energia bianca illumina l'Italia
Il rinnovabile si fa a norma
Cinque domande a Michael Bret (Axa Im)
La volatilità del mercato dell'energia
La Borsa pesca nei pozzi petroliferi
Fondi azionari energia, poche medaglie
Fund analysis
Etf a confronto: Global clean energy
Rinnovabili, una categoria (troppo) magra
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