Morningstar Investor - Luglio/Agosto/Settembre 2013 - (Page 40)

Analisi Morningstar Etf a confronto: Global clean energy Di Valerio Baselli Partendo dalle ricerche Morningstar, abbiamo messo a confronto i diversi replicanti di benchmark dedicati alle energie pulite. Causa riscaldamento globale e petrolio sempre più caro e difficile da trovare, governi e investitori hanno accresciuto il loro interesse verso fonti di energia alternativa, più pulita e rinnovabile. Gli aiuti statali si sono dimostrati efficaci nel favorire lo sviluppo del settore. Secondo il report Bloomberg new energy finance, l’anno record è stato il 2011, con 194 miliardi di dollari investiti nel settore a livello globale. Nel 2012, tuttavia, il livello dei finanziamenti è sceso dell’11%, probabilmente a causa delle incertezze sulla nuova regolamentazione (in controtendenza solo la Cina, che nello stesso anno ha aumentato del 20% gli investimenti in energia pulita). La crisi economica ha infatti pesato sui bilanci pubblici e i governi sono stati obbligati a tagliare gradualmente i sussidi alla produzione di energia alternativa, in alcuni casi anche di molto (come in Germania, dove gli incentivi al solare sono stati tagliati del 20% nella primavera 2012). L’industria solare ha particolarmente sofferto nel 2011, anno in cui le azioni delle società operanti nel settore hanno perso fino al 60% del proprio valore, dato che l’offerta aveva ampiamente superato la domanda, innescando così la caduta libera dei prezzi. Secondo gli analisti azionari di Morningstar, specializzati nel settore, la fine di questa crisi 40 Morningstar Investor Luglio / Agosto / Settembre 2013 non sembra essere vicina. L’era delle vendite di massa verso mercati europei fortemente sovvenzionati pare terminata, dato che i principali paesi del Vecchio continente stanno tagliando gli aiuti (Italia compresa). Le aziende specializzate nel solare, quindi, dovranno puntare ad essere competitive in termini di costi. Al momento, gli analisti di Morningstar danno buoni margini di crescita solo alle società cinesi del settore, che sono state in grado di ottenere dei finanziamenti favorevoli da parte delle banche. produzione di energia pulita, le tecnologie necessarie e i fornitori di attrezzature. Il benchmark è a capitalizzazione ponderata modificata, che riduce la concentrazione nelle singole azioni. Le aziende la cui attività principale è connessa con l’energia pulita sono ponderate in base alla loro capitalizzazione di mercato. Le aziende multi-settore con una significativa esposizione all’energia rinnovabile, sono invece ponderate solo per la metà della loro capitalizzazione. L’indice viene ribilanciato con cadenza semestrale e non ci sono aggiunte di titoli nel corso dell’anno, mentre le eliminazioni si verificano nel caso in cui un costituente non sia più quotato. Anche l’eolico necessita di ingenti investimenti fissi, che possono essere ripagati in base alla quantità di energia prodotta e al prezzo a cui la stessa può essere venduta. Tuttavia, i produttori di energia eolica sono stati più efficienti dei loro “cugini” solari nel tagliare i costi fissi e nell’essere competitivi con le fonti di energia tradizionale (gas e carbone). Detto questo, occorre fare attenzione anche con l’eolico, in quanto il prezzo del gas è sceso del 14% nell’ultimo anno, rendendo l’energia del vento meno conveniente. Ad ogni data di revisione, l’esposizione del singolo emittente è limitata al 10%. A fine marzo 2013, l’indice si presenta sbilanciato verso il Giappone (22% del valore), seguito da Hong Kong (20%) e Stati Uniti (15%). La più grande esposizione di un singolo emittente è China Longyuan (6%), seguita da First Solar (5%) e Covanta (5%). Struttura dell’indice Lo S&P Global Clean Energy offre esposizione a trenta aziende coinvolte nel business dell’energia pulita in tutto il mondo. Al fine di dare un’offerta ben diversificata, l’indice distribuisce i costituenti in parti uguali tra la iShares S&P Global Clean Energy ETF Il fondo utilizza la replica fisica completa per cercare di catturare la performance del benchmark. Possiede, per quanto possibile, tutte le azioni dell’indice, con gli stessi pesi. In alcune circostanze può inoltre utilizzare derivati per

Tabella dei contenuti per la edizione digitale del Morningstar Investor - Luglio/Agosto/Settembre 2013

Morningstar Investor - Luglio/Agosto/Settembre 2013
Attualità
Rubriche
Hanno scritto per noi
L'Editoriale
Un po' di energia in portafoglio
Lunga vita agli arabi. E al loro "oro"
La crisi fa diventare alternativi
La politica inquina il greggio
L'Asia va a caccia di energie
Una misura dello sviluppo sostenibile
Un futuro a tutto gas
Quella pannocchia sembra un barile
L'energia bianca illumina l'Italia
Il rinnovabile si fa a norma
Cinque domande a Michael Bret (Axa Im)
La volatilità del mercato dell'energia
La Borsa pesca nei pozzi petroliferi
Fondi azionari energia, poche medaglie
Fund analysis
Etf a confronto: Global clean energy
Rinnovabili, una categoria (troppo) magra

Morningstar Investor - Luglio/Agosto/Settembre 2013

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