Morningstar Investor - Ottobre/Novembre/Dicembre 2013 - (Page 44)

Analisi Morningstar Quando il benchmark è Esg Di Valerio Baselli Gli indici etici vengono sempre più utilizzati, tanto da essere divenuti una sorta di certificazione per le aziende che ne fanno parte. L'offerta di Etf, tuttavia, resta contenuta. Tra i nuovi strumenti della finanza responsabile ci sono gli indici etici costruiti in base ai criteri Esg (Enviroment, social, governance). Nella maggioranza dei casi, la base di partenza è rappresentata da un indice tradizionale, al quale vengono applicati dei filtri (criteri negativi e positivi) in modo da eliminare gli emittenti che non soddisfano i criteri di responsabilità sociale. La riduzione dell'universo di partenza risulta più o meno sensibile a seconda della severità delle politiche Sri (Socially responsible investment). Quasi sempre vengono comunque mantenute le caratteristiche di capitalizzazione e di diversificazione settoriale e geografica che garantiscano all'indice una significatività dal punto di vista finanziario. Un po' di storia Pioniere nel campo degli indici etici internazionali è stato l'indice Dsi 400 (Domini Social Index 400), lanciato nel 1990 dalla società statunitense di analisi e ricerche sulla sostenibilità Kld (successivamente acquisita da Risk Metrics Group, a sua volta poi acquisita da Msci. L'indice ora si chiama Msci Kld 400 Social Index). Una tappa importante nello sviluppo degli indici etici è stata segnata nel 1999, quando Dow Jones, in collaborazione con un'altra società di rating etico, la svizzera Sam (Sustainable asset management), ha introdotto l'indice etico Dow Jones Sustainability Index (Djsi), divenuto il più celebre al mondo. Oggi, il Djsi è in realtà una famiglia di indici etici: il più importante è il Djsi World, che comprende circa il 10% delle maggiori 2.500 società quotate del mondo con le migliori performance Esg. Nel 2001 è stata la Borsa di Londra a dotarsi di un indice ispirato ai principi di responsabilità sociale. Con la consulenza dell'istituto di ricerca britannico Eiris, è stato così lanciato il paniere Ftse4Good. In Italia, nel 2010, sono stati presentati i primi indici etici da Borsa Italiana. Si tratta di due benchmark, Ftse Ecpi Italia Sri Benchmark e Ftse Ecpi Italia Sri Leaders, che raggruppano le migliori società quotate sul listino di Piazza Affari in termini di performance Esg. A lanciarli, in collaborazione con gli inglesi di Ftse, è stata la società italiana di analisi e ricerca sulla sostenibilità Ecpi, che una decina d'anni fa debuttò con il paneuropeo Ethical Index Euro. Oltre a criteri Esg, gli indici etici devono anche rispondere a determinate regole di composizione, che garantiscono la confrontabilità con un paniere tradizionale. Per fare un esempio, il Djsi World ha come suo indice di riferimento l'Msci World. Una certificazione importante Gli indici azionari socialmente responsabili 44 Morningstar InvestorOttobre / Novembre / Dicembre 2013 (Sri) si sono sviluppati per offrire un riferimento a chi intende investire in Borsa secondo i criteri della responsabilità sociale e ambientale. Soddisfano anche il bisogno di misurare quanto un investimento improntato ai criteri della finanza etica può rendere. Sono usati, infatti, da chi colloca sul mercato fondi comuni etici, come benchmark. Alcuni hanno acquisito negli anni visibilità, al punto che l'essere inclusi è diventato, per molte società quotate, un preciso obiettivo da conseguire per dimostrare la bontà dei propri risultati in termini di responsabilità sociale e ambientale (una sorta di bollino di qualità). Un universo flessibile Gli indici etici possono essere molto diversi tra loro, a seconda della severità con cui vengono applicati i criteri Esg. L'evidenza empirica sembra indicare che, adottando sostanzialmente un benchmark di riferimento basato su criteri minimi comunemente accettati, l'universo dei titoli considerati socialmente responsabili ha caratteristiche simili a quello dell'universo da cui derivano. Un portafoglio costituito in base a regole più stringenti, invece, potrebbe presentare delle distorsioni più significative in termini di rischio-rendimento. L'implementazione di una strategia socialmente responsabile può portare a movimenti di portafoglio che non sono dettati dalle stesse logiche che guidano i portafogli tradizionali. Se consideriamo ad esempio una

Tabella dei contenuti per la edizione digitale del Morningstar Investor - Ottobre/Novembre/Dicembre 2013

Morningstar Investor Ottobre/Novembre/Dicembre 2013
Attualità
Rubriche
Hanno scritto per noi
Dna socialmente responsabile
Alla ricerca di una finanza "responsabile"
Sri europeo al test di maturità
Le sfide eco dell'elettronica
Se l'azionista si attiva
Mostrami quanto sei etico
Fannie Mae, una storia da dimenticare
La Csr che fa gola agli investitori
Non si può essere green solo a parole
5 domande a Philippe Zaouati (Mirova)
Sinegal, il manager anti-tagli
La valutazione dei fondi etici
Fund Analysis
Chi c'è nei portafogli azionari etici
Quando il benchmark è Esg
Etici, tante azioni di mercati sviluppati

Morningstar Investor - Ottobre/Novembre/Dicembre 2013

https://www.nxtbook.com/nxtbooks/morningstar/investor_2013q4-it
https://www.nxtbook.com/nxtbooks/morningstar/investor_2013q3-it
https://www.nxtbook.com/nxtbooks/morningstar/investor_2013q2-it
https://www.nxtbook.com/nxtbooks/morningstar/investor_2013q1-it
https://www.nxtbook.com/nxtbooks/morningstar/investor_20121112-it
https://www.nxtbook.com/nxtbooks/morningstar/investor_20120910-it
https://www.nxtbook.com/nxtbooks/morningstar/investor_20120708-it
https://www.nxtbook.com/nxtbooks/morningstar/investor_20120506-it
https://www.nxtbook.com/nxtbooks/morningstar/investor_20120304-it
https://www.nxtbook.com/nxtbooks/morningstar/investor_20120102-it
https://www.nxtbook.com/nxtbooks/morningstar/investor_20111112-it
https://www.nxtbook.com/nxtbooks/morningstar/investor_20110910-it
https://www.nxtbook.com/nxtbooks/morningstar/investor_20110708-it
https://www.nxtbook.com/nxtbooks/morningstar/investor_20110506-it
https://www.nxtbookmedia.com